Il 29 gennaio e il 5 febbraio 2021 abbiamo celebrato online il ventennale di Ocula. Rivista che sin da subito abbiamo presentato come uno 'sguardo semiotico sui media', la prima rivista di semiotica online in Italia. Rivendichiamo con orgoglio e gioia questo sguardo.
Lo rivendichiamo con orgoglio perché la Redazione si è costituita valorizzando la multidisciplinarità, dialogando o meglio stringendo relazioni con le diverse discipline sorelle: media studies, antropologia, design, sociologia; fino alla partecipazione di studiosi in apparenza più lontani dal campo dei media, con lo studio degli spazi urbani, dell'economia, del discorso religioso. E con orgoglio perché quella stessa Redazione era costituita principalmente intorno a un gruppo di (allora) giovani, non strutturati, e dunque slegati dalle politiche dipartimentali e disciplinari, spesso vincolanti e burocratizzate. Spinti solo dalla comune passione per la ricerca e accomunati dal provenire, all'origine, da quella scuola bolognese di Semiotica che in quegli anni era animata da maestri come Umberto Eco, Paolo Fabbri, Omar Calabrese, Ugo Volli.
Lo rivendichiamo con gioia perché abbiamo sempre improntato il nostro lavoro redazionale alla massima apertura, sia ospitando articoli di giovani debuttanti che di studiosi ben noti: privilegiando saggi ricavati da tesi di laurea, ma anche offrendo lo spazio a studiosi più o meno affermati. Sono tante e differenti le proposte di Call for papers che in questi anni hanno saputo precorrere e percorrere i tempi (senza dimenticare la vivace sezione Flux che presenta saggi slegati dai singoli call), sempre con la massima attenzione agli indicatori di qualità scientifica che negli anni si sono sempre più affinati e implementati (double-blind peer review, indicizzazione DOAJ, internazionalizzazione, accessibilità, Editorial Board, codice etico).
Rileggendo i titoli dei numeri tematici così come dei tanti, singoli saggi fuori numero, dal 2000 a oggi, troviamo numeri incentrati sulle serie tv, la cucina, le questioni di genere, i videogames, il design delle interfacce e del web, la moda, gli effetti speciali nel cinema, sino a temi più spiccatamente politici: i discorsi sui monumenti e gli spazi urbani, i conflitti; e, ancora, le arti visive, compresa la street art, i linguaggi religiosi, senza dimenticare i saggi e i numeri più teorici o di storia della disciplina. Scelte sempre libere, sganciate dalle mode. Eccesso di eterogeneità, dunque rischio di genericità, del 'saltare di palo in frasca'? Crediamo di no: a meno che il saltare non sia quello di chi non vuole farsi imbrigliare nella fissità della ricerca accademica più ristagnante e la frasca, invece, il ramo sempre nuovo, e più alto, dei saperi.
Le due giornate online
Per la prima, il 29 gennaio, abbiamo invitato alcuni studiosi - sia di ambito semiotico che di discipline "sorelle" che sono in dialogo con la semiotica - come: Gianfranco Marrone, Ruggero Eugeni, Vanni Codeluppi, Alessandro Zinna, e abbiamo discusso in una tavola rotonda dei rapporti fra la semiotica e "le altre" discipline.
Il 5 febbraio, oltre ad un intervento di Bernard Darras sul rapporto fra Semiotica e Design, si è dato spazio a giovani studiosi rappresentanti delle redazioni di diverse riviste di semiotica, da Lexia a E/C, a Versus ed altre ancora.
1. Apertura prima giornata: La Semiotica e le altre.
editing video: Luigia Covello, Marika Nesi Lammardo e Chiara Piovani | PERMALINK
Da Fabula, il progetto nato da un gruppo di semiotici provenienti dal Dottorato di ricerca dell’Università di Bologna, a Ocula, la rivista internazionale e intergenerazionale, aperta al confronto e alle aree
2. La Semiotica e le altre. Intervento di Alessandro Zinna
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Un’archeologia della semiotica, che permetta di comprendere in che modo la disciplina ha sviluppato le proprie categorie di analisi: è questa la proposta di Alessandro Zinna, docente di Semiotica all’Université de Toulouse II - Jean Jaurès. Un’archeologia che si basa su un approccio politico, tematico e teorico rispetto alla semiotica di oggi.
3. La Semiotica e le altre. Intervento di Ruggero Eugeni
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Peccato di gioventù, vizio segreto, palestra formativa e sandbox, ma anche una specie di religione, come quando si va a Limoges un po’ come se si andasse a Lourdes: spesso la semiotica è molto più di una semplice disciplina e rappresenta una vera e propria ragione di vita. Ruggero Eugeni, professore ordinario di Semiotica dei Media all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, racconta i retroscena della semiotica e il suo rapporto con le altre.
4. La Semiotica e le altre. Intervento di Vanni Codeluppi
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Un’attività concreta di smontaggio del testo, non soltanto in un’ottica funzionalistica, ma anche tenendo conto delle possibili implicazioni a livello teorico: è questa la proposta di Vanni Codeluppi, professore ordinario di Sociologia dei media all’Università IULM di Milano, secondo il quale la semiotica e la sociologia possono condividere questo difficile compito. Auspicando per il futuro che le due discipline continuino a “sporcarsi le mani”, nella prospettiva comune di una ricerca sul campo.
5. La Semiotica e le altre. Intervento di Gianfranco Marrone
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In che modo possiamo pensare al rapporto tra la semiotica e le altre discipline? Secondo Gianfranco Marrone, docente di Semiotica all’Università degli studi di Palermo, svanito il grande sogno di Greimas di fare della semiotica una metodologia delle scienze umane, possiamo pensare a due approcci possibili: il primo, federativo, che favorisca la condivisione di specifiche problematiche; il secondo, metalinguistico, attraverso l’analisi dei testi e con lo scopo di farne emergere le teorie implicite.
6. La Semiotica e le altre. Chiusura prima giornata
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Dalla riflessione epistemologica alla posizione del ricercatore, passando attraverso l’articolazione dei livelli e quelli che Paolo Fabbri ha definito “gli anelli mancanti”. Nicola Dusi (Università di Modena e Reggio Emilia) e Federico Montanari (Università di Modena e Reggio Emilia) ne parlano con Alessandro Zinna (Université de Toulouse II - Jean Jaurès), Ruggero Eugeni (Università Cattolica del Sacro Cuore), Vanni Codeluppi (Università IULM) e Gianfranco Marrone (Università degli studi di Palermo).
7. La Semiotica e le altre. Intervento di Bernard Darras
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Una semiotica engagée, aperta e applicata alla ricerca sul campo e che, come nel caso del design e della comunicazione, permetta di coordinare riflessioni afferenti a discipline diverse: è questa la proposta di Bernard Darras, professore emerito e docente di Semiotica all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne che, attraverso un approccio che combina la pragmatica al sistemico, induce a riflettere sui metodi e sulle conseguenze legate a questo modo di intendere la disciplina.
8. Seconda giornata: Ocula e le altre. Ocula & Scritture Migranti
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La sezione dedicata alle riviste, si apre con la presentazione di Ocula (Cinzia Bianchi, Università di Modena e Reggio Emilia). Segue Scritture Migranti, che è un periodico nato nel 2007 e che propone un lavoro critico sulle scritture generate dai processi migratori, esplorando i temi dell’esilio, della diaspora, del viaggio e dei movimenti transculturali innescati dalla condizione postcoloniale. Francesco Galofaro (Università degli Studi di Torino) ne parla con Guido Mattia Gallerani (Università degli Studi di Bologna).
9. Ocula e le altre. Lexia & Fata Morgana
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Lexia è la rivista semestrale pubblicata dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, che si fonda su un approccio scientifico aperto a coltivare le intuizioni della semiotica di Peirce, Saussure e Lotman; Fata Morgana Web è uno spazio di riflessione dedicato ai temi del cinema, della letteratura, del teatro, della filosofia, della fotografia e dei media digitali. Francesco Galofaro (Università degli Studi di Torino) ne parla con Simona Stano (Università degli Studi di Torino), Gabriele Marino (Università degli Studi di Torino) e Giacomo Tagliani (Università degli Studi di Palermo).
10. Ocula e le altre. E/C & Cinergie
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E/C è la rivista on-line dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici che, fondata nel 2005 e diretta da Gianfranco Marrone, raccoglie e pubblica contributi nei diversi campi della Semiotica strutturalista; Cinergie è una rivista cinematografica nata nel 1999, che propone contributi sul cinema nazionale e internazionale e che ambisce a costruire un ponte verso settori di ricerca affini. Francesco Galofaro (Università degli Studi di Torino) ne parla con Ilaria Ventura Bordenca (Università degli Studi di Palermo) e Federico Zecca (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”).
11. Ocula e le altre. Versus & Between
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Versus è la rivista semestrale di semiotica, filosofia e teoria dei linguaggi fondata nel 1971 da Umberto Eco, con lo scopo di pubblicare contributi rigorosi in grado di supportare il progresso della semiotica; Between è la rivista semestrale dell’Associazione italiana di teoria e storia comparata della letteratura, che si propone come luogo d’incontro in cui mettere a frutto i metodi e le ricerche cui la comparatistica italiana partecipa e che contribuisce a sviluppare. Francesco Galofaro (Università degli Studi di Torino) ne parla con Francesco Mazzucchelli (Università degli Studi di Bologna) e Claudia Cao (Università degli Studi di Cagliari).
12. Ocula e le altre. Carte Semiotiche e chiusura seconda giornata
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Carte Semiotiche è una rivista fondata nel 1984 da Omar Calabrese e che propone prospettive di dialogo tra l’analisi semiotica strutturale e la tradizione di una storia e teoria dell’arte di impianto strutturale, che ha costantemente indagato la dimensione teorica a partire dal confronto serrato con le opere. Francesco Galofaro (Università degli Studi di Torino) ne parla con Cristina Addis (Università degli Studi di Siena).