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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 23, Fiori dell'anima. La simbologia dei fiori nell'immaginario religioso

autore: Magdalena Maria Kubas (Dipartimento di filosofia e scienze dell'educazione, Università di Torino, IT)

Maria e i fiori, lauda e litania nel Duecento

lingua: italiano

abstract: Nel contributo qui proposto indagheremo le prime litanie mariane e alcune laude risalenti al periodo delle Origini. Ci soffermeremo in particolare sui testi datati al Due- e all’inizio del Trecento. In questa fase iniziale la poesia spirituale – scritta nei volgari nord- e centritaliani – presenta un forte legame con alcune preghiere mariane, in particolare Letaniae Beatae Mariae Virginis e Litania di Loreto. Analizzeremo un gruppo di laude anonime e d’autore: da Rayna possentissima, attraverso due testi di Bonvesin da la Riva, per completare con un gruppo di liriche mariane estratte dal Laudario di Cortona. L’immaginario mariano impreziosito da fiori si arricchisce di dettagli nel passaggio tra le prime litanie e la lauda. Inoltre, non va trascurata la funzione prosodica delle antonomasie mariane-floreali: essendo la lauda un genere innanzitutto orale – si tratta di una forma di preghiera in volgare nel periodo in cui la lingua ufficiale della Chiesa è un latino con cui i fedeli hanno poca dimestichezza – le espressioni di provenienza litanica costituiscono blocchi metrici di facile memorizzazione che aiutano la diffusione dei singoli componimenti.

citazione: Magdalena Maria Kubas, Maria e i fiori, lauda e litania nel Duecento, "Ocula", vol.21, n.23, pp.167-177, luglio 2020. DOI: 10.12977/ocula2020-34

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