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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 15, Commemorating Charles S. Peirce (1839-1914): Interpretive Semiotics and Mass Media
autore: Valerio De Michele (Università di Bologna (IT))
Note per una tipologia dicisegnica
lingua: italiano
data di pubblicazione: novembre 2014abstract: Nella Speculative Grammar, Peirce propone due tipologie dicisegniche: dicisegni indicali e dicisegni Simbolici.
La loro architettura sembra ricalcare quella dei relativi completi presentati nella Logica del 1897. In entrambi i casi abbiamo, infatti, un’icona che presenta dei punti vuoti. Un’icona che scava nella pienezza del proprio assetto il posto di una mancanza, la necessità di inerire a un “altro”. I Dicisegni presentano quindi una parte iconica (che si offre come strutturalmente autonoma, logicamente completa) sulla quale si innesta una parte indicale (che esibisce la propria strutturale incompletezza, la necessità di inerire a un’entità altra).
Secondo la mia lettura, le due tipologie dicisegniche individuano due differenti modi di saturare la parte indicale di questa struttura profonda.
Nei Dicisegni Indicali, la parte indicale viene saturata attraverso il ricorso a un’unità semiosica di natura ancora indicale. Il dicisegno mette in scena una predicazione che si applica a un’entità, la quale trova espressione, all’interno del segno, in modo indicale.
Nei Dicisegni Simbolici, la parte indicale viene saturata attraverso il ricorso a un’unità semiosica di natura simbolica. Il dicisegno mette in scena una predicazione che si applica a un’entità, la quale trova espressione, all’interno del segno, in modo simbolico.
Il modello peirciano appare incompleto per due ragioni: i) si concentra sulla necessità di saturare solo la parte indicale del dicisegno, tralasciando del tutto la parte iconica; ii) si concentra solo su una saturazione indicale e simbolica della parte indicale, tralasciando una possibile saturazione iconica.
Tento quindi di ricondurre le due tipologie proposte da Peirce a un modello più generale, nel quale: i) si prende in considerazione tanto la parte indicale che iconica del dicisegno e, di seguito, ii) si cerca di dare fondo a tutte le loro possibili saturazioni: iconiche, indicali, simboliche. Ne nasce una combinatoria che permette di individuare nove differenti tipologie dicisegniche.
citazione: Valerio De Michele, Note per una tipologia dicisegnica, "Ocula", vol.15, n.15, novembre 2014. DOI: 10.12977/ocula31
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