Questo articolo è stato sottoposto a double blind peer review
Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 14, Le città visibili. Per Giovanna Franci
autore: Sara Saleri (Università di Bologna (IT))
I tanti volti di un quartiere “degradato”. Il caso del quartiere Carmine di Brescia
lingua: italiano
data di pubblicazione: dicembre 2013abstract: L’articolo propone l’esplorazione del quartiere Carmine di Brescia, la zona più “mul-ticulturale” della città, cercando di individuare le dinamiche che ne hanno costituito, articolato e rimodellato l’identità. In particolare, l’articolo ripercorre diacronicamen-te la storia del quartiere, attraverso l’analisi di una serie di testi, da cronache d’epoca ottocentesca ai più recenti racconti mediatici. Questo percorso evidenzia come una certa “immagine” di quartiere degradato si sia andata sedimentando nel tempo, e come, al tempo stesso, diverse rappresentazioni e percezioni di ciò che si intende per “degrado” si siano avvicendate e scalzate l’un l’altra. L’articolo prende poi in esame il discorso, istituzionale e potente, di un piano di riqualificazione urbana, che ha prete-so di riappropriarsi della definizione di questo luogo e di riscriverlo sulla sua stessa superficie. In particolare, si indaga il rapporto di questo piano urbanistico con le di-verse memorie che si sono stratificate nel quartiere, e con la novità più dirompente sperimentata dal quartiere negli ultimi anni: l’aumento di popolazione di origine im-migrata.
keywords: città, immigrazione, identità, memoria, architettura, geografiacitazione: Sara Saleri, I tanti volti di un quartiere “degradato”. Il caso del quartiere Carmine di Brescia, "Ocula", vol.14, n.14, dicembre 2013. DOI: 10.12977/ocula25
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