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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 15, Commemorating Charles S. Peirce (1839-1914): Interpretive Semiotics and Mass Media

autore: Emanuele Fadda (Dipartimento di Studi Umanistici (DSU), Università della Calabria (IT))

Esprit de corps. Sulla rilevanza della nozione peirceana di ‘persona’ per lo studio della nozione di ‘identità’ nei social media

lingua: italiano

abstract: L’intervento (preceduto da una breve riflessione sul modo peculiare in cui certi termini peirceani possono essere inseriti nel dibattito semiotico) costituisce un primo sondaggio sulla pertinenza e l’eventuale fecondità della nozione di ‘persona(lità)’ che emerge dai saggi cosmologico-metafisici del Monist dei primi anni ’90 (CP 6.268 sgg.) rispetto alle questioni di semiotica e psicologia sociale relative ai nuovi media. La proposta consiste nell’applicazione allo studio della gestione dell’identità negli attuali social network (e in particolare in Facebook). Sia la pars destruens (svalutazione radicale dell’individualità) sia la pars construens (idea di persona come “coordinazione o connessione di idee”), sia soprattutto il loro intreccio, aiutano a delineare una prospettiva – fondata sulla nozione di continuità – che può essere d’aiuto per mettere a fuoco gli sviluppi più recenti dei SN, come il restringimento progressivo della dimensione “privata”, e in particolare l’irrompere – fino all’invadenza – nell’universo digitale della corporeità, che sembrava in prima battuta esclusa, o almeno occultata. La svalutazione peirceana dell’individualità implica infatti che il corpo non sia più individuale della mente (come ha mostrato di recente, in modo brillante, Rossella Fabbrichesi), facendosi sempre potenzialmente disponibile per un’esistenza e una fruizione pubbliche.

citazione: Emanuele Fadda, Esprit de corps. Sulla rilevanza della nozione peirceana di ‘persona’ per lo studio della nozione di ‘identità’ nei social media, "Ocula", vol.15, n.15, novembre 2014. DOI: 10.12977/ocula32

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