contrAppunti, rubrica di recensioni
a cura di Francesco Galofaro
Questo spazio non vuol essere una quarta di copertina alternativa rispetto a quella che già trovate in ogni libro. Oltre a segnalare le novità editoriali in campo semiotico man mano che giungono in redazione, nei limiti delle nostre forze tenteremo un dialogo critico col testo recensito. Niente facili stroncature, ma neppure apologie pubblicitarie. La recensione è intesa come contrappunto polifonico rispetto alla traiettoria testuale, ora rinforzandola ora contrastandola. Naturalmente, l'aggiunta di una nuova voce ad una fuga, per quanto armoniosa, non può essere scambiata per una semplice interpretazione della fuga stessa: pensiamo a Bach che riscrive Vivaldi nel terzo movimento del concerto BWV 596. In tutti i casi la speranza è che il risultato riesca utile all'autocomprensione della nostra disciplina e dei suoi sviluppi futuri.
Milano, FrancoAngeli, 2021, pp. 218, euro 19,00
Il volume prende in esame il modo in cui negli artefatti comunicativi della nostra quotidianità viene tradotta una visione discriminatoria dell’immagine del femminile, a partire da un modello androcentrico. Oggetto di critica sono tanto le concezioni stereotipate quanto i modelli mentali che ancora si trovano nel modo di concepire la comunicazione progettata.