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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 29, Flux 2024

autore: Maria Grazia Falà

Gomorra - La serie, esempio di transmedialità incompleta

lingua: italiano

abstract: Molti studiosi hanno discusso sulla transmedialità di Gomorra – La serie, con giudizi contrastanti. La tesi che qui si vuole sostenere è che questo è un caso di transmedialità incompleta, dovuta in particolare a «buchi» nelle strategie promozionali di Sky Italia, soprattutto per quanto riguarda i social: anche uno spin-off come L’Immortale (2019) si può considerare un tentativo estemporaneo, limitato. Allo stesso tempo però, si può parlare di uno «stile Saviano» per definire il modo con cui l’autore campano si avvicina a tutte le sue produzioni, creando un forte collante che le lega tutte, non ultima il suo graphic novel Sono ancora vivo. A conferma di una mancata transmedialità, tuttavia, di Gomorra – La serie, risultano le attività social dei suoi due protagonisti principali, ovvero Salvatore Esposito (Genny Savastano) e Marco D’Amore (Ciro Di Marzio), che sono più orientate sul personaggio-attore tout court che sulle loro performance attoriali nella fiction. La transmedialità debole è confermata anche dalle attività dei fan, che si sviluppano intorno a questo prodotto, ma che sono bloccate dalla produzione, che in due gruppi Facebook è arrivata a eliminare delle clip di Gomorra – La serie non appartenenti a canali ufficiali.

citazione: Maria Grazia Falà, Gomorra - La serie, esempio di transmedialità incompleta, "Ocula", vol.25, n.29, pp.1-21, gennaio 2024. DOI: 10.57576/ocula2024-1

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