Questo è un articolo a invito, sottoposto ad una open review compiuta dai curatori e dalla redazione
Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 17, Cento e uno anni di Barthes (1915-2016)
autore: Emanuele Fadda (Dipartimento di Studi Umanistici (DSU), Università della Calabria (IT))
Vedere il linguaggio. Sul saussurismo di Barthes
lingua: italiano
data di pubblicazione: settembre 2016abstract: Il lavoro analizza brevemente il rapporto tra Saussure e Barthes, rivolgendosi dapprima alle componenti più propriamente scientifiche (p. es. il rapporto tra lingua e semiologia e la relazione tra lingue, istituzioni e socialità), per poi focalizzarsi su componenti solo apparentemente meno legate alla scienza, e relative alla coscienza che lo studioso ha di sé stesso come parlante e componente della società, degli altri parlanti / esseri sociali, e infine degli altri studiosi come pervasi dalla stessa forma di coscienza. In particolare, tanto Saussure quanto Barthes sembrano animati da una forma di ipersensibilità socio-linguistica – il “vedere” il linguaggio – che assume la forma di un “piccolo dramma scientifico” (così si esprime il semiologo nei confronti del linguista). In questa forma di empatia barthesiana per Saussure viene rintracciata la cifra della relazione tra questi due padri della semiologia.
keywords: barthes, saussure, lingua, langue, coscienza, consciousness, soggetto parlante, speaking subjectcitazione: Emanuele Fadda, Vedere il linguaggio. Sul saussurismo di Barthes, "Ocula", vol.17, n.17, settembre 2016. DOI: 10.12977/ocula66
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