Questo è un articolo a invito, sottoposto ad una open review compiuta dai curatori e dalla redazione
Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 17, Cento e uno anni di Barthes (1915-2016)
autore: Gianfranco Marrone (Dipartimento di Culture e Società, Università di Palermo (IT))
Verso un lessico barthesiano: prime voci
lingua: italiano
data di pubblicazione: gennaio 2016abstract: Nel seguente saggio Gianfranco Marrone presenta due voci, Opera/Testo e Ovvio/Ottuso, di un lavoro più ampio sul lessico barthesiano. Nella prima voce si segue il percorso che ha portato a una vera e propria rivoluzione concettuale quando si è passati dall’attenzione piuttosto tradizionale verso l’Opera a quella verso il Testo, che è divenuto l’oggetto specifico della ricerca semiologico-letteraria. Seguendo Barthes, il testo si delinea come ipotesi regolativa e categoria strategica; aiuta a combattere la separazione tra discipline e in definitiva delinea una pratica di scrittura in cui teoria e oggetto tendono a coincidere. È questa un’acquisizione definitiva della ricerca, un’eredità consolidata delle riflessioni iniziate con Barthes? Oppure siamo di fronte oggi a un trend inverso, che porta il nostro sguardo di nuovo a concentrarsi sull’opera piuttosto che sul testo? Altre domande vengono poi poste nella voce Ovvio/Ottuso, un’opposizione di Barthes lungamente discussa in ambito semiologico e filmico. Quanto sia quella di Barthes una teoria ad hoc per analizzare adeguatamente i pochi fotogrammi di alcuni film di Ejzenštejn presi in considerazione, oppure quanto sia estendibile ad altri testi e ad altri fenomeni di senso, è ancora una questione del tutto aperta.
keywords: barthes, opera, testo, ovvio, ottusocitazione: Gianfranco Marrone, Verso un lessico barthesiano: prime voci, "Ocula", vol.17, n.17, gennaio 2016. DOI: 10.12977/ocula54
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