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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 6, Sguardi semiotici sulla pubblicità

autore: Pier Pietro Brunelli

Brand & Dope

lingua: italiano

abstract: L’interrogativo provocatorio e paradossale a partire dal quale si sviluppa l’articolo poggia sull’assimilazione tra branding e doping: la marca può funzionare come una droga? La risposta è affermativa: tanto per la capacità di creare mondi illusori, quanto per gli effetti di dipendenza e spersonalizzazione, la Marca è una “droga” psico-semiotica la cui esistenza condizione sia il polo del consumo (i consumatori drogati di Brand) che su quelli della produzione (le aziende che non creano più i prodotti preoccupandosi poi di raggrupparli in una marca o firmarli con una marca, ma inventano prodotti per coprire gli spazi di marche esistenti). I Brand sono gli unici prodotti dell’attuale società del consumo.

citazione: Pier Pietro Brunelli, Brand & Dope, "Ocula", vol.6, n.6, ottobre 2005.

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