Ocula zero, dicembre 2000

L'evento sportivo in TV verso l'estinzione del commentatore?


 

di Giampaolo Proni



Abstract> L'8 e 9 aprile 2000 i giornalisti italiani hanno scioperato. I più importanti eventi sportivi previsti sono andati in onda senza il commento e con il sonoro in presa diretta.
Gli eventi top erano due: il Gran Premio di F1 a Imola e le partite del campionato di calcio. Il primo è stato trasmesso integralmente (www.rai.it), mentre delle partite la RAI ha mandato in onda la tradizionale sintesi dei goal.
Gli spettatori hanno così potuto sperimentare un diverso tipo di discorso sportivo. Cosa può evidenziare una breve analisi di semiotica dei media?


La diretta TV di un evento sportivo attualmente è un testo così composto:

  1. registro visivo:
    • riprese video da diverse telecamere con regia in diretta;
    • slow motion e replay delle fasi cruciali (goal, partenze, incidenti, pit stop, ecc)
    • sovraimpressione di dati tecnico-illustrativi (tempi, nomi dei piloti o giocatori, classifica, ecc)
  2. registro sonoro:
    • parlato dei commentatori;
    • suoni in presa diretta.

L'evoluzione della tecnologia televisiva negli ultimi anni ha visto i seguenti cambiamenti:

  1. registro visivo:
    • aumento del numero delle telecamere con possibilità di coprire ogni parte del campo di gara e offrire numerosi punti di vista; introduzione di camere a spalla e steadycam per offrire immagini di bordocampo in diretta e supportare interviste;
    • evoluzione delle tecniche di elaborazione in tempo reale delle immagini con possibilità di immagazzinare il flusso di ogni camera, consentendo il replay di ogni punto del flusso, il fermo immagine (moviola) e l'evidenziazione e ingrandimento;
    • sovraimpressione di un numero maggiore di informazioni inclusi dati in tempo reale generati da computer;
  2. registro sonoro:
    • affiancamento al commentatore della figura di 'esperto', in genere un ex-sportivo del settore; introduzione di intervistatori e osservatori a bordocampo collegati in audio e a volte in video;
    • miglioramento della tecnica di ripresa audio con aumento del numero di microfoni, direzionalità, possibilità di regia del sonoro.

L'integrazione di sovraimpressione, replay e slow motion, sonoro in presa diretta, riprese a bordocampo e moltiplicazione delle camere ha potenziato notevolmente la funzione delle immagini.
L'evoluzione degli elementi tecnologici che compongono il testo televisivo è andata dunque in direzione di moltiplicare i punti di vista e i tipi di immagine (quindi gli stili di enunciazione visiva). Di conseguenza anche gli enunciatori verbali (commentatori) si sono moltiplicati.
Il cambiamento più notevole del commento riguarda gli osservatori a bordocampo/box, che offrono una testimonianza di aspetti importanti per la ricostruzione dell'evento. Per esempio annunciano quali giocatori si stanno scaldando, cosa fa l'allenatore, i movimenti dei meccanici nei box o dei direttori sportivi al muretto. Altro elemento è l'affiancamento al commentatore di un esperto, in genere ex-sportivo, secondo il modello americano.
Questa evoluzione ha consentito alla documentazione video di integrare e sostituire il reportage verbale in quasi ogni funzione. D'altra parte la prevalenza del 'mostrare' sul 'descrivere' è la mission specifica della televisione.
Le parole dei commentatori e degli osservatori-intervistatori sono necessarie solo per quelle porzioni di evento che non possono essere documentate delle immagini, come l'infortunio di un giocatore o il guasto di un'auto, fatti che richiedono l'analisi di un esperto (medico o meccanico).
Lo sciopero dei giornalisti ha consentito di vivere gli eventi sportivi del 9/4 senza il commento e di poter verificare direttamente che cosa succede.


Formula 1

La Formula 1 senza commento lascia spazio ai rumori della pista, particolarmente affascinanti per chi è appassionato, e dà un 'effetto di realtà' particolare, trasportando lo spettatore nella corsa, in particolare con le lunghe sequenze di camera car, che sono sempre più simili alle simulazioni dei videogames.
Le sovraimpressioni in tempo reale di tempi e nomi dei piloti consentono di seguire abbastanza agevolmente i distacchi e la classifica, l'aspetto della corsa più difficile da ricostruire con le riprese video. In assenza di sovraimpressione diventa invece difficile per un non esperto capire chi sono i piloti inquadrati.
Di contro i momenti noiosi sono più noiosi. I commentatori hanno infatti anche il compito di riempire con dialoghi e informazioni questi intervalli. Infine, non si hanno le notizie dai box sulle cause dei ritiri e i commenti di piloti e direttori sportivi.


Calcio

Il calcio senza commento fa emergere i suoni del campo: le voci degli allenatori e dei giocatori, le grida quando subiscono un fallo, i rumori del pubblico, il fischio dell'arbitro, i colpi sordi sul pallone.
Anche in questo caso può essere difficile riconoscere i giocatori, soprattutto quelli meno noti, ma il carattere di gioco di squadra e le sovraimpressioni rendono meno problematica questa difficoltà.
Trattandosi di una sintesi dei goal la noiosità di certi momenti di gioco non può essere valutata.
Può essere invece un problema, se le sovraimpressioni non sono presenti, capire alla fine chi ha vinto, dato che basta distrarsi un attimo o dimenticare il conto dei goal per confondersi.


Effetti di ricezione

Che effetti di ricezione ha avuto quindi l'assenza di commento?

Possiamo pensare a eventi sportivi senza i commentatori?

Nella Formula 1, sport altamente tecnico, il silenzio dei giornalisti ha prodotto una certa difficoltà nel seguire l'evento, che si poteva ridurre con una buona guida illustrata al campionato, che riproduce i caschi dei piloti e i colori delle scuderie. Manca invece l'informazione dai box relativa alle cause di ritiro. Tuttavia le immagini della regia e le sovraimpressioni integrano quasi tutto ciò che è utile sapere. La mancanza più evidente è stato l'effetto di riempimento dei momenti di stanca. In F1 il ruolo del commentatore è prevalentemente tecnico e quindi l'evento mantiene la sua tensione anche senza commento, poiché la velocità, l'urlo dei motori, le carambole e i fuori pista sono eventi straordinari per l'esperienza quotidiana dello spettatore.
Una sovraimpressione che integri le interviste dai box e l'inserimento di spezzoni anche preregistrati potrebbe ridurre molto l'importanza dei commentatori.

Nel calcio il commentatore ha una funzione drammaturgica più pronunciata. I rumori e i suoni del campo sono umani e quindi più comuni. Le grida dei giocatori che subiscono un fallo, in presa diretta, sono persino grottesche; rivelano il loro carattere di espressione codificata: il calciatore getta un urlo sproporzionato che non esprime il suo dolore ma serve ad attirare l'attenzione dell'arbitro e stimolare i tifosi.
Il calcio assume un tono un po' da parrocchia, il suo fascino diminuisce.
La funzione essenziale del commentatore, nel calcio, è di aggiungere pathos all'evento, rendendolo più straordinario, più emotivo. Mantiene il ruolo tradizionale del giornalista sportivo come 'cantore', esaltatore di imprese, costruttore di miti. La sua assenza impoverisce la spettacolarità.

Il commentatore, in sostanza, oltre a informare e colmare i momenti di noia, 'guida' e eccita l'emozione dello spettatore, crea pathos nell'evento, integra le immagini nella sfera percettiva e interpretativa del fruitore.
L'evoluzione della tecnologia di ripresa e trattamento TV in un primo momento tende a far perdere al commentatore la funzione informativa lasciandogli quella emotiva, e in un secondo momento assume su di sé anche il ruolo di 'colore' riducendo complessivamente la necessità del commento.


Previsioni e strategie possibili

  • il ruolo di costruzione dell'evento passa sempre più al produttore e al regista. Si può pensare a mettere in diretta la conversazione tra commentatore e regista o a dotare il commentatore di una funzione di regia;
  • gli sport in cui il flusso audio-video diretto 'porta' più carico emotivo sono destinati a prevalere su quelli in cui il ruolo centrale della drammatizzazione è affidato al commento. Questo deve far riflettere sul calcio: è necessario che gli stili di ripresa si rinnovino, per esempio con l'introduzione di telecamere installate sui giocatori (come la camera-car in F1), o la riproduzione elettronica dei percorsi del pallone per mostrare gli schemi di gioco (come nel football americano), ecc.
  • si può prevedere uno sviluppo dei canali che offrono possibilità di personalizzare il flusso (regia dello spettatore, inserimento di finestre dedicate, scarico di informazioni ecc.) e la scelta di diversi audio (commento, sonoro diretto, interviste a bordocampo ecc).

Sicuramente il ruolo del commentatore cambierà eliminando la differenza tra la figura del giornalista e quella del tecnico: chi costruisce veramente lo spettacolo sono sempre più il regista e il produttore, che progettano e gestiscono le immagini, sulle quali opera il commentatore. Il giornalista non sceglie più le parti dell'evento da raccontare, ma racconta le parti scelte da altri.
Il know how tende a migrare verso le figure tecniche lasciando al giornalista solo la funzione emotiva di offrire 'colore' all'evento. Anche questa viene però presa sempre più in carico dalla potenzialità plastica delle tecnologie audio-video. Solo se il giornalista si farà carico della funzione di gestione tecnica potrà evitare una marginalizzazione.


Giampaolo Proni