Questa quarta uscita di Ocula presenta un ventaglio abbastanza variegato di temi coprendo, com'è ormai nostro costume, vari ambiti della comunicazione. Abbiamo quindi Zannin che, con un articolo assai approfondito, analizza uno spot pubblicitario. Vigo, armata delle proficue distinzioni Goodmaniane, ci propone invece le trasformazioni storico-artistiche del linguaggio culinario. La "risata registrata" è invece un dispositivo squisitamente televisivo di cui si occupa Proni che, con strumenti semiotici, cerca di articolare i meccanismi relazionali tra emittente e ricevente. Delle diverse forme espressive che ha assunto l'arte giapponese ci parlano invece Brunelli e Mecchia. E Gasperi, infine, tratta dell'intersezione tra locale e globale nelle mappe grafiche per il Web. Insomma, che si tratti di comunicazione artistica o di comunicazione finalizzata, Ocula continua a raccogliere articoli analitici di impronta semiotica.
E, a proposito di raccolte, ci preme sottolineare che abbiamo iniziato a raccogliere materiali più omogenei di quelli che includiamo nei numeri della rivista. Questo per realizzare ciò che ci siamo preposti da tempo, cioè delle pubblicazioni tematiche. Come si può imparare dalla nostra home, stiamo infatti raccogliendo materiali sullo spazio e sulla comunicazione incentrata sui bambini.
Per concludere segnaliamo un'altra novità. In questo numero prende avvio anche una rubrica di recensioni. Nei prossimi numeri troverete quindi recensioni di vario tipo, riferibili ad ambiti comunicativi del tutto eterogenei. L'unica regola che li istituisce come tali, distinguendole dagli articoli, è la contemporaneità degli oggetti ed eventi a cui si riferiscono con la data di pubblicazione della rivista. Buona lettura.