Un modello di fratellanza Cristiano-mussulmana: Paolo Dall’Oglio e la comunità di Deir Mar Musa
29 settembre, Guerra e comunicazione, 2:48:09
Paolo Bertetti, UNITO
Il nostro contributo si concentra sulla costruzione della pace, e sul modo in cui essa può essere perseguita, anche in una terradi conflitti, attraverso l’incontro e l’ibridazione delle culture: una pace che è il risultato di un progetto di convivenza che è anche traduzione e risemantizzazione, costruzione di un senso condiviso che trascende le opposizioni. In questo senso, la comunità monastica “Al-Khalil”, fondata dal Padre gesuita Paolo Dall'Oglio negli anni Ottanta all’interno del Deir Mar Musa al-Abashi (Monastero di san Mosè l'Abissino), un antico monastero bizantino del VI secolo nel deserto, fra le montagne a nord di Damasco, ponendosi – fin dalla scelta della sua collocazione – come luogo fisico e simbolico di incontro fra Cristiani e Mussulmani. Si tratta di una comunità interconfessionale, che vede convivere cattolici ed ortodossi ed è, come il suo fondatore, fortemente impegnata nel dialogo con il mondo islamico, continuando ancor oggi, a dieci anni dalla scomparsa di Padre Dall’Oglio – rapito il 29 luglio 2013 dall’ISIS e mai ritrovato – la sua opera di mediazione e di pace.
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