Questo articolo è stato sottoposto a double blind peer review
Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 30, Visualità della scrittura nelle arti e nella comunicazione visiva
autori: Giacomo Festi (Scuola del Design, Politecnico di Milano, IT) e Weihuan Hou (Scuola del Design, Politecnico di Milano, IT)
Contemporary reinventions of Chinese calligraphy. A semiotic exploration
lingua: inglese
data di pubblicazione: giugno 2024abstract: La calligrafia cinese può essere affrontata semioticamente a partire dalle sue trasformazioni contemporanee, in un momento storico di rinascita culturale e di popolarità mediatica. Dopo un primo dialogo con contributi recenti sulle peculiarità di questa tradizione di lunga durata, in cui si prenderà in considerazione la dimensione sensomotoria della pratica calligrafica, il contributo si addentrerà nell'osservazione analitica di quattro artisti contemporanei, tutti impegnati a reinventare la calligrafia in termini propri. L'analisi semiotica si muoverà tra le caratteristiche plastiche visibili, gli universi di significati evocati e il modo in cui la pratica stessa viene assunta dagli artisti. Wang Dongling, Xu Bing, Lui Shou Kwan, Wang Tiande saranno gli autori di un test semiotico. Possiamo finalmente mappare le forme di alterazione della calligrafia? La pratica stessa è considerata come incorporante un'intera forma di vita, culturalmente legata ai valori del Taoismo o del Confucianesimo e la mappatura finale proposta è quella di cogliere le alterazioni di tale forma di vita.
keywords: chinese calligraphy, sensorimotricity, wang dongling, xu bing, figurationcitazione: Giacomo Festi e Weihuan Hou, Contemporary reinventions of Chinese calligraphy. A semiotic exploration, "Ocula", vol.25, n.30, pp.65-86, giugno 2024. DOI: 10.57576/ocula2024-6
Ocula.it pubblica saggi di ricerca semiotica, in particolare applicata alla comunicazione e alla cultura, è aperta al dialogo con altri campi di ricerca e accoglie contributi che provengono da ogni ambito delle scienze umane e sociali. Questi sono la nostra Redazione e il nostro Comitato scientifico.